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I Meridionalisti

Le 6 posizioni più caratteristiche dei Meridionalististi:

  • 97% a favore di un aumento degli aiuti pubblici al Sud.
  • 98% a favore della limitazione dell’orario di lavoro legale a 35 ore con mantenimento del salario.
  • 92% a favore dell’elezione del Presidente della Repubblica a suffragio universale diretto con poteri rafforzati.
  • 95% contrario all’abolizione dell’ora di insegnamento della religione cattolica nelle scuole.
  • 96% favorevole alla nazionalizzazione dei fornitori di energia.
  • 90% favorevole ad accogliere i migranti in fuga dalle zone di guerra.

Sociologia

I Meridionalisti sono piuttosto anziani, religiosi e socialmente modesti.

Si tratta di un gruppo radicato nel cattolicesimo e prevalentemente femminile (57%). È uno dei cluster più praticanti: contiene solo il 10% di non credenti. Ciò si spiega con l’età dei Meridionalisti, l’89% dei quali ha più di 35 anni. È anche un gruppo composto da molti impiegati, operai e professioni intermedie. Pertanto, i Meridionalisti appartengono alle classi medie e lavoratrici che hanno beneficiato di un’istruzione intermedia, ma che percepiscono un reddito basso. Il 75% dei Meridionalisti guadagna meno di 2.000 euro al mese. La maggior parte proviene da Campania, Sicilia, Calabria, Puglia e Lazio.

Sistema di opinioni

I Meridionalisti vogliono aiutare i più poveri e sono legati all’identità cristiana dell’Italia, pur essendo progressisti.

I Meridionalisti sembrano avere uno spirito misericordioso fondato sull’aiuto ai più deboli. Sono quindi favorevoli all’accoglienza dei migranti in fuga dalle zone di guerra, all’aumento degli aiuti per il sud del Paese e al miglioramento delle condizioni dei detenuti. Un certo critianesimo plebeo struttura il loro sistema di valori. Questo li ha portati a rifiutare la pena di morte e a sostenere l’accesso agli ospedali italiani per gli stranieri clandestini.
Dal punto di vista economico, sono favorevoli alla settimana di 35 ore senza perdita di salario e alla ridistribuzione economica, pur essendo ambivalenti sul ruolo dello Stato. Pertanto, sono divisi sulla privatizzazione di Trenitalia, ma sostengono fortemente la nazionalizzazione del settore energetico.
I Meridionalisti sono un gruppo antisistema, favorevole al presidenzialismo, diffidente nei confronti del Parlamento e scettico nei confronti delle istituzioni europee: sono piuttosto contrari al trasferimento di poteri all’UE e il 53% vuole uscire dall’euro.

Orientamenti elettorali

I Meridionalisti votano per M5S, Forza Italia e PD

I Meridionalisti sono uno dei pilastri dell’elettorato del M5S, per il quale hanno votato nel 2018 (58%). Il secondo partito di riferimento per i Meridionalisti è Forza Italia (20% nel 2018). Il M5S cercherà di mantenere il suo vantaggio in questo cluster per il 2022, ma potrebbe essere sfidato dal PD. La destra dura fa poca strada in questo cluster, dove si prevede che FDI e Lega ottengano risultati significativamente inferiori alla media nazionale.

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