I Liberali
Le 6 posizioni più caratteristiche dei Liberali:
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99% contrari all’uscita dall’Unione Europea
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96% contrari alla tassazione al 90% dei redditi superiori a 1 milione di euro l’anno.
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92% contrari all’aggiunta di un riferimento alle radici cristiane dell’Italia nella Costituzione.
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92% contrari alla garanzia di un reddito di cittadinanza per tutti i cittadini italiani.
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92% favorevoli alla generalizzazione della costruzione di turbine eoliche su tutto il territorio.
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84% contrari al divieto di vendita delle auto a motore termico entro un orizzonte di 10 anni.
Sociologia
I Liberali sono prevalentemente istruiti e appartengono alle classi medie e alte
I Liberali rappresentano il 4% della popolazione italiana. Si distinguono per un’età media bilanciata e per essere uno dei cluster più istruiti: il 51% ha un diploma di scuola superiore e il 13% possiede un titolo pari o superiore al Master.
Dal punto di vista economico, i Liberali godono di redditi ben al di sopra della media nazionale: il 77% guadagna più di 1.500 euro al mese, con il 38% che supera i 3.000 euro. Geograficamente, sono fortemente concentrati nelle regioni del Nord, in particolare in Lombardia e Veneto. Religiosamente, pur essendo in linea con la media nazionale in termini di credenze, si distinguono per una bassa partecipazione alle pratiche religiose.
Sistema di opinioni
I Liberali difendono con forza un’economia di mercato, uno Stato ridotto e libertà individuali più ampie.
Sul piano economico, i Liberali sono ferventi sostenitori della deregolamentazione e della riduzione delle tasse. Promuovono una drastica riduzione della spesa pubblica e una concentrazione delle risorse sui servizi essenziali. Sono fortemente contrari alle misure assistenziali e alla redistribuzione, viste come ostacoli all’innovazione e alla crescita economica.
Dal punto di vista sociale, i Liberali adottano posizioni progressiste, sostenendo politiche che favoriscono l’uguaglianza dei diritti e la promozione delle libertà individuali. Sono entusiasti delle iniziative europee, considerate strumenti per rafforzare la competitività economica dell’Italia e garantire stabilità politica.
Tuttavia, in tema ambientale, i Liberali esprimono un’opposizione netta a regolamentazioni percepite come eccessive. Considerano le politiche ecologiche radicali un freno allo sviluppo industriale e tecnologico.
Orientamenti elettorali
I Liberali costituiscono un cluster chiave per le forze politiche che promuovono il liberalismo economico e le riforme strutturali
Storicamente, i Liberali si sono schierati con partiti favorevoli a riforme economiche ambiziose e all’integrazione europea, come Forza Italia e Azione. Alle elezioni legislative del 2022, Forza Italia ha raccolto il 20% dei voti di questo cluster, mentre Azione ha attirato il 16%, dimostrando una forte capacità di attrazione. Fratelli d’Italia si è affermato come il partito più votato con il 40%, mentre la Lega ha ottenuto solo il 6%.
Per le elezioni europee del 2024, si osserva un leggero calo per Azione (7%) e Forza Italia (19%), mentre Fratelli d’Italia cresce al 51%.
Le previsioni per il 2027 indicano una crescente consolidazione del voto liberale attorno a Fratelli d’Italia, che sembra posizionarsi come il punto di riferimento principale per questo elettorato.
La forte partecipazione elettorale dei Liberali – 65% nel 2022 e 53% nel 2024 – rende questo cluster leggermente più attivo rispetto alla media nazionale e cruciale per ogni forza politica che ambisca a equilibrare riforme economiche con stabilità politica.