Gli Euroscettici
Le 6 posizioni più caratteristiche dei Euroscettici:
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99% contrari al divieto di vendita delle auto a motore termico entro un orizzonte di 10 anni
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96% contrari al trasferimento di ulteriori competenze in materia di difesa all’Unione Europea
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93% contrari alla riduzione del limite di velocità in autostrada da 130 a 120 km/h per diminuire le emissioni di CO2.
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91% contrari alla possibilità di adozione di bambini da parte di coppie dello stesso sesso
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90% favorevoli all’uscita dall’Unione Europea
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89% favorevoli a ridurre lo stipendio dei deputati al livello medio di un operaio italiano
Sociologia
Gli Euroscettici sono un gruppo prevalentemente popolare, spesso in difficoltà economica e con una forte presenza nel Sud Italia
Gli Euroscettici rappresentano il 4% della popolazione italiana. Si distinguono per un profilo socio-economico fragile: il 71% guadagna meno di 1.500 euro al mese, e il 39% vive con meno di 1.000 euro. Il gruppo è equamente diviso tra uomini e donne (50%) e ha una concentrazione geografica significativa nelle regioni meridionali, come Sicilia e Basilicata.
Demograficamente, include una percentuale elevata di inattivi (28%) e operai (21%), mentre pensionati (16%) e dirigenti (2%) sono ampiamente sottorappresentati. Con una quota limitata di laureati (23%), gli Euroscettici si collocano nella media nazionale per quanto riguarda la religiosità, che tuttavia non rappresenta un elemento identitario forte.
Sistema di opinioni
Gli Euroscettici si oppongono con forza all’Unione Europea, sostengono politiche economiche protezionistiche e adottano una postura conservatrice sulle questioni sociali
Gli Euroscettici si caratterizzano per una forte ostilità verso l’Unione Europea, promuovendo idee sovraniste e protezionistiche. Contestano l’integrazione europea e supportano l’uscita dall’euro, vedendo le normative europee come oppressive per l’economia italiana.
In campo economico, si oppongono agli aiuti sociali, specialmente se destinati ai migranti, e sostengono politiche che privilegiano le industrie tradizionali italiane rispetto a riforme percepite come penalizzanti.
Culturalmente, gli Euroscettici mostrano un marcato conservatorismo. Tuttavia, su alcuni temi sociali, come i diritti delle minoranze, le opinioni interne sono più frammentate. In tema ambientale, rifiutano misure percepite come punitive, preferendo un approccio che protegga i settori industriali tradizionali.
Orientamenti elettorali
Gli Euroscettici rappresentano una base elettorale chiave per i partiti sovranisti in Italia
Alle elezioni legislative del 2022, gli Euroscettici hanno sostenuto principalmente il Movimento 5 Stelle (27%) e Fratelli d’Italia (26%), con Italexit che ha raccolto un ulteriore 20% dei voti.
La partecipazione alle elezioni europee del 2024 è stata estremamente bassa (7%), riflettendo il loro scetticismo verso le istituzioni sovranazionali. Le proiezioni per il 2027 indicano un rafforzamento del sostegno a Fratelli d’Italia (28%), mentre Italexit mantiene una base stabile di sostenitori.
In conclusione, gli Euroscettici continuano a rifiutare i partiti tradizionali, privilegiando formazioni politiche che promuovono un’agenda sovranista e protezionistica, con una forte enfasi sul recupero della sovranità nazionale.