I Qualunquisti
Le 6 posizioni più caratteristiche dei Qualunquisti:
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91% contro la semplificazione dell’accesso alla cittadinanza italiana per gli stranieri non europei.
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65% contrario alla tassazione delle successioni superiori a 1 milione di euro.
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61% contrario all’abolizione dell’ora di religione a scuola.
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59% a favore del blocco sistematico delle imbarcazioni di migranti, anche con la forza.
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48% favorevoli a rendere più facile il licenziamento dei lavoratori delle aziende in difficoltà.
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32% contro la limitazione dell’orario di lavoro legale a 35 ore settimanali.
Sociologia
I Qualunquisti sono giovani, poco istruiti e socialmente modesti.
Si tratta di un gruppo relativamente giovane e femminile: il 38% ha meno di 34 anni e il 75% ha meno di 50 anni. Si tratta di un cluster abbastanza popolare: il 51% guadagna meno di 1.500 euro rispetto al 37% in media in Italia. Insieme ai nazional-popolari, sono i più astensionisti di tutti i gruppi: solo il 37% dei Qualunquisti è certo o quasi certo di votare alle elezioni politiche del 2022. Dal punto di vista religioso, questo cluster si colloca nella media degli italiani.
Sistema di opinioni
I Qualunquisti non sono molto politicizzati, sono relativamente moderati e non hanno quasi mai opinioni forti sui temi principali.
Sono l’unico cluster che non ha opinioni forti su quasi tutti i grandi temi che dividono la società italiana. Quasi sempre optano per posizioni moderate (piuttosto favorevoli o piuttosto sfavorevoli) e in genere sono poco interessati ai « grandi dibattiti » e alle discussioni politiche.
Per questo motivo, parlare di un sistema di opinioni è eccessivo per loro. Sono piuttosto allineati con le posizioni del resto dei cluster che votano a destra, ma senza forti convinzioni.
Orientamenti elettorali
I qualunquisti sono sensibili alle dinamiche elettorali.
Ad eccezione del PD, per il quale non votano quasi mai, la distribuzione dei loro voti segue le principali tendenze del momento. Nel 2018, hanno diviso il loro voto tra la Lega (37%), partito per il quale votano leggermente più della media, il M5S (25%) e Forza Italia (19%). Logicamente, questa volta questo cluster dovrebbe votare in modo significativo per FdI, pur continuando a contribuire con molti voti alla Lega e, in misura minore, al M5S.